Elly Schlein contro Giorgia Meloni: “Una presidente del Coniglio, scappa dalle sue responsabilità”, il discorso che accende la Camera.
“Lei, Nordio, ha parlato in Aula non da ministro della Giustizia, ma da avvocato difensore di un torturatore. E lei, Meloni, più che una presidente del Consiglio pare una presidente del Coniglio. Smetta di scappare”. Con queste parole infuocate, Elly Schlein ha preso la parola alla Camera in replica all’informativa resa dai ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi sulla vicenda dell’arresto, scarcerazione ed espulsione di Najem Osama Almasri.
Schlein contro Meloni: “Scappa dalle sue responsabilità”
La segretaria del Pd ha definito la giornata come una “triste pagina per la democrazia”, sottolineando come in Aula siano arrivati Nordio e Piantedosi soltanto dopo due settimane, mentre a riferire avrebbe dovuto essere la premier Giorgia Meloni.
“Ancora una volta manca di rispetto all’Aula e al Paese. Non deve spiegare ai suoi follower su Instagram, ma all’Italia, la cui credibilità è stata sfregiata dalla scelta di liberare e riaccompagnare a casa con tutti gli onori un torturatore libico”, ha affermato Schlein, ribadendo come la premier abbia tradito la sua stessa promessa di “dare la caccia ai trafficanti di migranti in tutto il globo terracqueo”.
Da qui, l’accusa più pesante: “Meloni scappa dalle sue responsabilità”.
Le accuse a Nordio: “Ha parlato da avvocato difensore di un torturatore”
L’attacco di Schlein non ha risparmiato il ministro della Giustizia Carlo Nordio. La leader dem ha contestato il suo intervento, accusandolo di aver parlato “da avvocato difensore di un torturatore” piuttosto che da guardasigilli.
Nel suo intervento, Nordio ha puntato il dito contro la Corte Penale Internazionale (Cpi), evidenziandone presunti errori procedurali e falle nel mandato d’arresto. Ma per Schlein, il problema sta proprio nelle troppe domande senza risposta.
“Se era informato dal giorno dell’arresto, perché non ha trasmesso subito gli atti? Non ha fatto in tempo a tradurre 40 pagine dall’inglese o le ha lette così bene da trovare i vizi? Se davvero era solo un cavillo giuridico, perché non lo avete fatto arrestare un minuto dopo?”, ha incalzato la segretaria del Pd.
E ha aggiunto: “Come mai il ministro stava ancora valutando gli atti della Cpi quando un Falcon di Stato era già pronto sulla pista dell’aeroporto di Torino per riportare a casa il torturatore? Non vi siete coordinati? Ma cosa doveva valutare? Il ministro deve trasmettere gli atti, non valutarli!”.
Il Pd chiede risposte, il governo resta in difficoltà
L’intervento di Schlein ha scosso la Camera, mettendo il governo sulla difensiva. La segretaria dem ha incalzato la premier e i ministri, chiedendo loro di assumersi le responsabilità politiche per quanto accaduto.
L’opposizione, compatta, ha sottolineato come il caso Almasri rappresenti un clamoroso errore diplomatico e giudiziario che rischia di minare la credibilità dell’Italia a livello internazionale.